• L’ambiente in buone mani •

Consideriamo il tema dell’ambiente una questione centrale che deve permeare tutte le politiche territoriali del Comune. Per questo riteniamo che Camaiore debba aderire alla Rete dei Comuni Sostenibili e a tutte le forme di alleanza fra istituzioni volte a promuovere e diffondere la cultura del buon vivere, la valorizzazione dell’ambiente, la giustizia, l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva. Prefiggersi lo scopo di raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile significa avere una visione del futuro della città.

Rifiuti zero

L’Amministrazione uscente ha adottato la strategia “RifiutiZero”, portando la raccolta differenziata da una percentuale inferiore al 28% al 78,7%. Ciò è stato possibile attraverso una rivoluzione nell’impostazione del servizio, che prima era organizzato con i cassonetti stradali, spesso ricettacolo di fenomeni di abbandono incontrollato dei rifiuti, e adesso è basato sulla raccolta porta a porta, estesa su tutto il territorio comunale, e sulla responsabilità di ciascun cittadino/a nella differenziazione dei rifiuti, ai fini della loro valorizzazione nell’ambito dei principi dell’economia circolare.

Gli obiettivi dei prossimi anni sono i seguenti:

  • innalzare ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata e la qualità del servizio, grazie anche al nuovo Centro di Raccolta Tori, di recente inaugurazione, che rappresenta un vero punto di partenza per lo sviluppo di nuovi progetti di rivalorizzazione dei rifiuti;
  • aumentare, sia attraverso misure di prevenzione che di controllo, la capacità di contrasto ai fenomeni di abbandono dei rifiuti, anche potenziando la polizia municipale;
  • semplificare, nei limiti delle competenze comunali, le attività di conferimento dei rifiuti delle aziende, siano esse artigianali, commerciali o agricole, onde favorire il loro corretto smaltimento;
  • adottare un piano di azioni volto a ridurre la produzione di rifiuti urbani, destinando le economie all’incremento dei servizi di raccolta differenziata;
  • potenziare il sistema della raccolta, in particolare a Lido di Camaiore, implementando l’utilizzo del servizio dell’ecomobile, particolarmente adatto per le nostre zone turistiche, caratterizzate da un andamento di presenze variabile. In questo contesto, la prospettiva della nascita di un’unica società operativa locale di gestione del servizio in Versilia consente di superare l’idea della realizzazione ex-novo di un centro di raccolta a Lido di Camaiore, poiché, su scala territoriale, la costa sarà servita da almeno due centri di raccolta nei comuni limitrofi.

In questo contesto, obiettivo fondamentale di giustizia ambientale è l’attivazione della “Tariffa Puntuale”: chi produce più indifferenziato deve pagare di più, chi differenzia meglio deve pagare di meno, chi produce meno rifiuti deve essere premiato.

Ci impegniamo, in sinergia con il gestore dei rifiuti e con gli altri Comuni della Versilia, a favorire la creazione di un Centro del Riuso e Riparazione di beni usati per facilitare processi di riciclo e di riduzione dei rifiuti.

Infine, massima attenzione sarà volta al reperimento di fondi pubblici per l’attuazione del progetto di bonifica dell’ex discarica di Bernardone, già redatto dall’Amministrazione uscente e che dovrà trovare compimento nel prossimo mandato.

L'acqua pubblica e il mare pulito

Il tema della gestione del ciclo delle acque è cruciale perché riguarda una risorsa sempre più scarsa e incrocia vari ambiti, quali la gestione dell’acqua potabile, la ricarica delle falde acquifere, la depurazione e, connessa a quest’ultima, la qualità dell’acqua del mare e quindi la balneazione.

A questi scopi, dobbiamo rafforzare, d’intesa con gli altri Comuni, la capacità di controllo e di indirizzo sulle scelte del gestore del servizio, che, senza abbandonare principi di economicità della gestione, devono sempre di più essere rivolte alla tutela dell’ambiente e alla riduzione del consumo della risorsa.

Ci impegniamo, d’intesa con Gaia, a rafforzare sul nostro territorio gli investimenti volti a:

  • mantenere e sostituire, dove necessario, la rete idrica per ridurre le perdite di acqua;
  • estendere la rete di fognatura pubblica;
  • migliorare il sistema di depurazione delle acque. Valutiamo positivamente gli investimenti attivati da Gaia sui depuratori esistenti nel nostro Comune, con le modifiche che l’Amministrazione uscente ha già richiesto sul progetto che riguarda il depuratore di Lido di Camaiore, allo scopo di migliorarne il funzionamento e di renderlo più compatibile col tessuto residenziale circostante. In una prospettiva di medio-lungo periodo, pensiamo che sia necessario disporre di uno studio di fattibilità sulla depurazione delle acque nel nostro Comune e nel comprensorio di riferimento, che ci offra indicazioni sulla praticabilità, i vantaggi e i costi della costruzione di nuovi impianti che possano produrre anche effetti di delocalizzazione rispetto alle aree residenziali del Comune.

Ci impegniamo nelle sedi competenti a promuovere l’approvazione di una nuova legislazione, che preveda il pagamento degli investimenti strategici di questo settore attraverso la fiscalità generale, allo scopo di ridurre le tariffe verso i cittadini. Sotto questo profilo, riteniamo che Gaia debba continuare a reinvestire tutti gli utili sugli investimenti e sulla riduzione delle tariffe a vantaggio delle fasce più deboli della popolazione, cristallizzando il principio all’interno dello statuto.

Proseguiremo l’attività di contrasto agli allacci abusivi, programmando, ogni anno, nel bilancio, un capitolo apposito di spesa.

Nell’ambito dell’accordo di programma sulla balneazione, accanto agli investimenti sul sistema della depurazione e sulle fognature, è indispensabile, d’intesa col Comune di Viareggio, realizzare un nuovo spandente a mare.

La scarsità della risorsa acqua si combatte anche attraverso la lotta al consumo di suolo, impostata nella pianificazione territoriale di recente approvazione, e contrastando fenomeni di impermeabilizzazione delle superfici anche attraverso la salvaguardia di aree naturali di ricarica della falda acquifera.

L'energia pulita per Camaiore

È necessario, anzitutto, incrementare le politiche tese al risparmio energetico.

L’Amministrazione uscente ha dato corpo ad un grande intervento di sostituzione dei vecchi impianti di illuminazione pubblica con moderni punti luce a led e pensiamo che questa attività debba essere completata, unitamente alla verifica, sopratutto nelle aree meno urbanizzate e più soleggiate, della possibilità di utilizzare, con risultati che siano tangibili, punti luci alimentati con pannelli fotolvotaici.

Ci impegniamo, inoltre, a cogliere le opportunità di finanziamento tese a riqualificare il patrimonio pubblico sotto il profilo dell’efficientamento energetico.

La grande sfida è, inoltre, sottrarre progressivamente il patrimonio di edilizia privata dalla dipendenza dalle fonti fossili. E’ una questione nazionale diventata un’emergenza in ragione dei cambiamenti climatici e dell’esplodere del conflitto in Ucraina che ha reso evidente i ritardi accumulati. Pensiamo che il Comune debba fare la propria parte attraverso il regolamento edilizio ed il regolamento sugli oneri di urbanizzazione. 

Nel regolamento edilizio va agevolata, oltre alle previsioni già esistenti, l’installazione dei pannelli fotovoltaici e la realizzazione di volumi tecnici capaci di generare energia da fonti rinnovabili.

Una particolare attenzione dovrà essere, sotto questo profilo, dedicata alle attività produttive dell’agricoltura, che caratterizza buona parte dell’economia della piana di Capezzano Pianore, dove un investimento sulle serre può generare produzione di energia pulita utile per quelle attività e non solo.

Nei limiti previsti dalla legge e laddove possibile, evitando sovrapposizioni con norme regionali e nazionali, va previsto che le nuove costruzioni siano realizzate con tecniche costruttive e scelte impiantistiche che consentano di raggiungere la neutralità energetica: l’obiettivo deve essere generare energia esclusivamente dalle fonti rinnovabili, agevolando, se del caso, alla luce delle normative fiscali già esistenti, tale scelta con una riduzione degli oneri di urbanizzazione compatibile con il bilancio comunale e calibrata sugli interventi caratterizzati da minore capacità di generare un ritorno economico.

Vivere meglio, spostandosi meno

È in questo contesto che si inserisce l’assoluta necessità di accelerare i processi di transizione digitale, anche per ridurre i fenomeni di consumo di energia connessi agli spostamenti fisici.

Bisogna prendere atto, anzitutto, di alcuni ritardi che ci sono nella digitalizzazione dell’attività del Comune e pertanto si rende necessaria un’idonea  formazione del personale dell’Ente anche per l’assistenza alle fasce piu deboli della popolazione. Negli anni sono stati fatti passi in avanti ma, adesso, è necessario rapidamente dotare Camaiore  delle migliori risorse hardware e software, per consentire ai cittadini di fruire da remoto di tutti i servizi che possano essere erogati con tale modalità.

Parallelamente deve proseguire, con una maggiore capacità di pianificazione degli interventi, d’intesa con i soggetti gestori e attuatori, l’estensione delle reti digitali, decisiva per accorciare le distanze, da un lato,  tra le grandi città e il nostro Comune e, dall’altro lato, dentro il nostro comune, tra le aree più densamente abitate e le frazioni collinari. Queste ultime, grazie allo “smart working” e allo svolgimento di attività di lavoro e di impresa da remoto, possono, se adeguatamente dotate delle infrastrutture di trasmissione dati, grazie alla loro qualità ambientale e paesaggistica, che si nutre anche di storia e cultura, scoprire una nuova centralità.

Prendiamoci cura del nostro territorio

Qualità ambientale significa anche manutenzione del territorio.

Ci impegniamo a proseguire nell’opera di programmazione e realizzazione degli interventi di manutenzione del verde pubblico, unitamente a quelli sull’illuminazione sulle strade, privilegiando l’uso di tecniche e materiali avanzati sotto il profilo della riduzione dell’impatto ambientale e dell’attenzione ai valori della flora. In particolare ci poniamo l’obiettivo di aumentare la quota di bilancio dedicata alle manutenzioni, anche attraverso i risparmi sulla spesa corrente che si possono ottenere con le politiche di transizione digitale e ambientale e, sul capitolo degli investimenti, privilegiando, al netto di finanziamenti esterni, in relazione alle risorse del Comune, gli interventi di manutenzione e riqualificazione.
Compatibilmente con le regole della legislazione del settore, cercheremo di sviluppare forme di manutenzione partecipata, coinvolgendo i soggetti destinatari di forme di assistenza.
La programmazione può essere ulteriormente rafforzata a partire da un quadro conoscitivo, in parte offerto dal Piano Strutturale e dal Piano Operativo e in parte da implementare, capace di riconoscere i valori ambientali che, anche in termini di biodiversità, esprime il patrimonio verde, a partire dal quale elaborare progetti di manutenzione ordinaria e straordinaria, ivi compresi interventi di piantumazione di essenze vegetali e arboree,  anche in applicazione della legge n.10 del 2013 (ex n.113 del 1992) per la messa a dimora di un albero per ogni nuovo nato

Una particolare attenzione dovrà essere rivolta al verde nel territorio comunale di pianura, urbanizzato e rurale, puntando alla tutela attiva dei residui di bosco litoraneo ancora esistenti, riconosciuti come tali nel piano strutturale.

Ci impegniamo a proseguire il lavoro di censimento del patrimonio arboreo già iniziato dall’attuale Amministrazione con un occhio di riguardo presenti sul territorio in sinergia con la Regione; strumento essenziale, in questo contesto, è il Regolamento del verde che va rivisto ed aggiornato.

Al fine di garantire un miglioramento della qualità dell’aria e a salvaguardia del patrimonio verde, si dovrà procedere, in questo contesto, ad innalzare il livello di controllo sugli abbruciamenti e sullo smaltimento improprio del materiale vegetale.

La manutenzione si intreccia, inevitabilmente, con il tema della fragilità idrogeologica e della messa in sicurezza del nostro territorio.

La Regione Toscana ha già pianificato, nel medio periodo, 5 milioni di nuovi interventi per il completamento della messa in sicurezza del fiume Camaiore che deve avvenire, nei limiti del possibile, riducendo al minimo il processo di antropizzazione delle sponde del fiume, sicuramente salvaguardando il lato sinistro che da via Fonda va al ponte di Cavallini ,e che  rappresenta un’area verde di grande pregio propedeutica alla realizzazione del parco fluviale. In questo contesto vanno privilegiate, come indicato dal PO, le tecniche di ingegneria naturalistica e il reperimento di aree di esondazione naturale, in funzione di uno sgravio del rischio idraulico sui corpi recettori a favore della ricarica delle falde. Va aperto, sul punto, un confronto con il Consorzio di Bonifica e con la Regione per superare quella che spesso appare un’impostazione poco incline a valutare la ricerca del massimo equilibrio possibile tra messa in sicurezza e rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Tali obiettivi dovrebbero essere raggiunti anche attraverso strumenti di partecipazione come il Contratto di Fiume, previsti dalla vigente normativa in materia di tutela della acque, da utilizzare sui diversi corsi d’acqua del territorio.

La corretta regimazione delle acque e la messa in sicurezza dei corsi d’acqua deve proseguire anche nel territorio collinare, unitamente agli interventi di messa in sicurezza di carattere geologico. L’impegno è ad innalzare progressivamente la capacità di progettazione del Comune per intercettare, sempre di più, la programmazione dei finanziamenti sovracomunali che esiste in materia. Ci impegniamo a redigere, se chiamati al governo del Comune, un piano di interventi operativi nei territori montani e collinari da finanziare, progressivamente, ogni anno.

L’ambiente in buone mani