• Pianificazione del territorio e interventi strategici •

L’Amministrazione uscente ha consegnato alla città il nuovo Piano Strutturale e il nuovo Piano Operativo che individuano le scelte di pianificazione territoriale ritenute strategiche per il futuro di Camaiore.

La nuova Amministrazione avrà il compito di attuare e rendere concrete le previsioni dei nuovi Piani attraverso una serie di progetti e azioni.

Una nuova idea di mobilità

La stesura di un piano della mobilità può consentire di avere un quadro e una visione complessiva dei problemi di viabilità di cui soffre la rete viaria comunale e permettere di orientare le varie scelte in coerenza con le previsioni del Piano Operativo e del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile provinciale. Una base da cui partire per progettare soluzioni efficaci, che si tratti della realizzazione di nuovi tratti viari oppure di provvedimenti di riassetto della mobilità.

Tale piano potrà avere effetti positivi anche sulla sicurezza stradale, poiché consentirà di individuare meglio i punti più pericolosi della rete viaria, sia sotto il profilo della sicurezza sia sotto quello dell’inquinamento ambientale.

In questo contesto, sarà dedicata maggiore attenzione alla segnaletica, sia orizzontale che verticale, soprattutto nelle aree montane e collinari con scarsa visibilità.

Per quanto riguarda le nuove previsioni di viabilità, il nuovo Piano Operativo ci consentirà di:

  • realizzare la nuova viabilità di acceso al capoluogo nell’area artigianale (ex Incaba) unitamente alla sua messa in sicurezza idraulica;
  • mettere in cantiere la cosiddetta “Frati – Ghiaie”, a cominciare dalla costruzione del tratto tra via dei Radicchi e Frati, al fine di spostare flussi di traffico fuori dal centro storico a vantaggio della qualità del tessuto urbano;
  • migliorare il collegamento tra la zona degli impianti sportivi di Villa Le Pianore e via Sarzanese;
  • rendere più agevole l’accesso alle funzioni pubbliche di Capezzano Pianore, in particolare le scuole, attraverso le sistemazioni e i raccordi sulla viabilità esistente già pianificati.

In questo contesto, il Piano della mobilità dovrà stabilire se è necessario (e in che termini) realizzare la cosiddetta “Variante Aurelia”, per la quale è stata mantenuta, pur riducendola, una fascia di rispetto per l’eventuale costruzione.

La riqualificazione della via Aurelia, che nel corso del tempo ha assunto le caratteristiche di una strada urbana, è un tema di fondamentale importanza che va affrontato assieme agli enti competenti (Anas) allo scopo di migliorarne la sicurezza, la funzionalità e ridurne l’impatto sul contesto urbano. Ciò significa, in particolare nel quartiere del Secco, ma più in generale sul tutto il tratto che attraversa Lido di Camaiore, realizzare attraversamenti pedonali sicuri e percorsi ciclabili paralleli all’arteria, insieme al completamento del sistema della rotatorie e alla rivisitazione di quelle esistenti, a partire da quella del Secco, coerentemente con le previsioni urbanistiche.

La scelta qualificante sulla mobilità che realizzeremo è il collegamento ciclabile tra le colline e il mare. Il percorso partirà dalla frazione di Pontemazzori per poi toccare, lungo la sponda sinistra del fiume, che corrisponde alla Via Francigena, la zona sportiva del Tori, il centro storico di Camaiore, il nuovo Parco Fluviale (vedi sotto), Capezzano Pianore, la stazione ferroviaria, il mercato ortofrutticolo e il sistema delle aree verdi di Lido di Camaiore, per poi ricollegarsi alla Ciclovia Tirrenica.  Inoltre intendiamo valorizzare, in chiave ciclabile, l’asse della via Francigena che si sviluppa da Montemagno fino al confine sud del Comune, collegato al percorso verso il mare da un sentiero pedonale esistente, in sinergia con i Comuni di Pescaglia e di Lucca.

Lo scopo è spostarsi sul territorio in modo ecosostenibile, sviluppando la mobilità dolce, e attrarre le nuove forme di turismo “responsabile”.

Nell’ambito di questo progetto, diventa essenziale la riqualificazione e il potenziamento della nostra stazione Camaiore-Lido-Capezzano, che deve diventare uno snodo di scambio di mobilità intermodale treno-bici e auto-bici. In questo contesto, il rafforzamento del trasporto pubblico diventa cruciale, anche per accorciare le distanze e ridurre le disuguaglianze tra le zone collinari più distanti e le aree urbane del nostro comune. A tale riguardo, ci impegniamo, nei rapporti con Provincia, Regione e Società Concessionaria del Trasporto Pubblico Locale, a potenziare la rete di collegamenti e il rinnovamento del parco mezzi che dovranno essere sicuri e non inquinanti. Il Comune, per parte sua, dovrà realizzare un adeguato terminal bus nella zona di Piazza Romboni, lato Badia.

L’idea di una nuova mobilità passa anche dalla prosecuzione del lavoro di realizzazione di nuovi parcheggi, oggi reso ancor più fattibile dal nuovo Piano Operativo, allo scopo di migliorare la qualità della vita nelle aree più urbanizzate e dare una risposta al problema della sosta nelle nostre frazioni collinari, anche per consolidarne la vocazione turistico-ricettiva.

Tra le scelte prioritarie, indichiamo:

  • aumentare in modo considerevole i parcheggi nelle nostre frazioni collinari, tenendo conto del fabbisogno emerso nel percorso partecipativo del Piano Operativo;
  • completare il sistema dei parcheggi esterni al centro storico, in particolare ampliando il parcheggio su viale Oberdan (fino a via Fondi) e quello al Ponte di Carignoni, e realizzando due nuovi parcheggi nelle aree cosiddette “Cordificio” ed “ex Alluminio”;
  • rafforzare la centralità delle piazze e delle aree commerciali di Capezzano Pianore, attraverso la realizzazione del sistema di parcheggi intorno a Piazza degli Alpini, in zona Chiesa e alla “Dogana”;
  • continuare l’opera di miglioramento dell’accessibilità del centro di Lido di Camaiore, realizzando i parcheggi previsti vicino alle scuole e alle aree verdi e soprattutto valorizzando quelli esistenti in un’ottica intermodale di collegamento con le ciclovie, a partire dal nuovo tratto ciclabile di via Gasparini.

Gli spazi verdi, il nostro futuro

Daremo seguito alle previsioni del nuovo Piano Operativo in termini di nuove aree verdi pubbliche. In particolare indichiamo le seguenti priorità:

  • istituzione del Parco Fluviale di Camaiore, un’oasi ambientale attrezzata attraversata da piste ciclopedonali (ivi compresa una passerella sopra il fiume) che collegano il capoluogo con la zona costiera. Il progetto mira a tutelare il valore ambientale di quella zona del nostro territorio, migliorando la fruibilità degli spazi lungo fiume e offrendo nuove occasioni per lo sport e il tempo libero, che possono a loro volta consentire lo sviluppo di nuove funzioni ed attività legate all’agricoltura, alla cultura e al turismo;
  • realizzazione di nuovi parchi urbani intorno al centro storico di Camaiore, tra cui il nuovo giardino murato di via Tabarrani, il parco lineare del Lombricese, il nuovo parco di via Roma, il parco della ex Fornace Dati, unitamente al recupero degli elementi di valore storico-testimoniale;
  • a Capezzano Pianore, il Parco Archeologico dell’Acquarella e la valorizzazione dell’uso pubblico del parco di Villa Le Pianore sono tasselli fondamentali per la qualità della vita della frazione;
  • a Lido di Camaiore, il Magazzeno, l’area verde della 167, il Parco Pitagora, le aree verdi del quartiere del Secco, il grande parco dell’area “ex Fattoria Benelli”, le aree libere residuali sul viale a mare e il parco di Villa Luporini compongono un mosaico di alto valore ambientale e paesaggistico da tutelare e completare. In particolare, l’area del Magazzeno è definitivamente sottratta dal Piano Operativo alla allocazione di funzioni diverse dalla valorizzazione ambientale e sportiva: rappresenta un grande polmone verde sul quale andrà sviluppata un’adeguata progettualità volta a salvaguardarne la dimensione faunistico-ambientale.

Il recupero del nostro patrimonio urbano

Sul fronte del patrimonio pubblico, ci prefiggiamo l’obiettivo di recuperare i seguenti beni:

  • l’ex Arlecchino, con funzioni pubbliche e di interesse pubblico legate allo sport, al benessere, al tempo libero e alla cultura. Il progetto rappresenterà la porta d’accesso alla passeggiata a mare più lunga d’Europa, che collega Lido di Camaiore fino al molo di Viareggio;
  • l’ex Fattoria Benelli, attraverso il restauro conservativo dell’edificio e la rigenerazione dell’immobile con funzioni culturali;
  • il Teatro Argentina, da recuperare come spazio dedicato alle attività teatrali e musicali;
  • il “Palazzo della Cultura” (ex Littorio), nell’ambito del federalismo demaniale, come centro culturale destinato a spazi museali permanenti (tappeti di segatura e sala multimediale polivalente) e itineranti, a cominciare dalla volontà di instaurare un rapporto con il Museo degli Uffizi di Firenze;
  • nelle frazioni collinari, la priorità è recuperare il Mulino di Candalla, con funzioni turistico ricettive, Villa Murabito, con funzione di casa-museo e mettere in sicurezza la chiesina di Campo all’Orzo . Inoltre intendiamo ulteriormente valorizzare e qualificare il centro civico di Orbicciano, riferimento fondamentale per tutta la zona delle Seimiglia.

Verrà redatto il nuovo Piano Particolareggiato del Centro Storico, come indicato nella nuova pianificazione urbanistica. Si tratta di un importante atto, di pianificazione degli interventi sia pubblici che privati, che sarà un veicolo per l’attività di promozione territoriale, anche al fine di favorire e valorizzare il piccolo commercio urbano, tratto identitario dell’intero comune e del centro storico di Camaiore. Un arredo attraente, la definizione di percorsi particolari, la disponibilità di servizi e una adeguata promozione sono necessari per incentivare l’apertura di nuove attività dove i cittadini possano trovare prodotti di qualità.

Le opportunità di recupero del patrimonio pubblico incrociano quelle legate al patrimonio di edilizia privata, così come previste e rese possibili nei nuovi Piani, Strutturale ed Operativo, i cui effetti andranno monitorati e verificati per i necessari interventi di miglioramento.

Pianificazione del territorio e interventi strategici