• Un nuovo viaggio: la cultura tra tradizione e innovazione •
Il ruolo della cultura in ambito amministrativo è solitamente indirizzato all’ideazione e organizzazione di eventi pensati per interessare e muovere un pubblico numeroso.
Certi della necessità e della bontà di questo ruolo, pensiamo che spostare i confini dell’azione culturale, pensando a contaminazioni con il sociale e il mondo della scuola, possa donare alla comunità e all’idea stessa di cultura nuova linfa e nuovi orizzonti.
La nostra proposta culturale nasce, dunque, dalla necessità di coinvolgere quanto più possibile la collettività nella vita del comune: crediamo che un’Amministrazione attenta ai bisogni dei propri cittadini debba farsi carico della questione della socialità, soprattutto in tempi come quelli che stiamo attraversando (emergenza sanitaria, disagio giovanile, solitudine degli anziani).
Valorizzare ed investire
Valorizzare ed investire sono i due verbi cardine per l’azione amministrativa in ambito culturale.
L’impegno, se chiamati al governo cittadino, è di investire per valorizzare:
– l’Arte diffusa, come strumento attraverso cui rinnovare e creare percorsi urbani, partendo da una ricognizione degli artisti che popolano il nostro comune e pensando all’inserimento di opere d’arte nel contesto urbano, con installazioni temporanee anche in luoghi non canonici in modo da far risaltare l’intero tessuto territoriale. Particolare attenzione anche al patrimonio presente, tra cui annoveriamo gli Sgraffiti di Murabito a Casoli e i murales artistici diffusi sul nostro territorio;
– il Museo d’Arte Sacra e le sue opere, tramite progetti promozionali che guardino anche al multimediale e all’interattività;
– le nostre chiese e i nostri borghi, con itinerari di visita tematici;
– il nostro patrimonio musicale, aprendo sempre più a collaborazioni con le associazioni musicali locali e toscani per l’attivazione di percorsi dedicati a generi particolarmente importanti per il nostro tessuto artistico, come la lirica ed il jazz;
– un percorso culturale della Memoria Lidese, sia in termini di origini del territorio (Fossa dell’Abate, via del Fortino) che in ottica architettonica ed artistica, ponendo attenzione su figure di spicco come Lorenzo Viani, Plinio Nomellini, Gelileo Chini e Rosso di San Secondo, così come Giorgio Gaber a Montemagno e Bruno Lucchesi a Fibbiano;
– eventi già consolidati, come È la via dell’orto, Festa Pic, Camaiore d’altri tempi – Follie di Ferragosto, o percorsi appena intrapresi, come La Prima Estate a BussolaDomani, rendendoli sempre più fruibili ad un pubblico maggiormente al passo con i tempi e reinterpretandone i format ove necessario;
– la collaborazione con le proprietà di opifici, ville e dimore storiche, nonché il patrimonio ecclesiastico, per l’individuazione di strumenti di contributo per poi garantirne la fruibilità pubblica attraverso specifiche convenzioni.
– le donazioni ricevute, trovando loro (nel caso in cui ancora non ci fosse) un’adeguata collocazione per rendere merito a figure o famiglie storiche che hanno avuto un ruolo importante nella vita del nostro Comune;
– l’artigianato locale come elemento caratteristico del nostro territorio e del nostro Centro Storico.
Tutto ciò dovrà essere accompagnato dalla realizzazione di un “Piano Regolatore Culturale”, che definisca domanda, bisogni e produzione in tutte le nostre frazioni.
Il Palazzo ex Littorio
Con la rinnovata Piazza XXIX Maggio, l’edifico dell’ex Littorio dovrà tornare a vivere a pieno.
Proponiamo anzitutto di cambiarne il nome, intitolandolo, ad esempio, alle vittime dell’odio nazifascista. Ma a cambiare sarà anche la funzione della struttura, che diventerà sede di musei, mostre e di associazioni. Il Palazzo sarà:
– “Luogo della memoria”, con la realizzazione del museo della Resistenza in Versilia;
– “Fabbrica della Cultura” per mostre, dibattiti e conferenze;
– “Museo delle tradizioni popolari”: uno spazio adibito alla valorizzazione di materiali, in particolar modo audiovisivi, strettamente collegati alla memoria storica del nostro Comune (uno spazio, ad esempio, potrà essere dedicato all’arte dei tappeti di segatura);
– sede degli Uffizi itineranti: l’idea è quella di giungere ad accordi con il Museo degli Uffizi di Firenze per ospitare temporaneamente, nel rinnovato Palazzo, le opere lì esposte;
– Sede di Associazioni: le varie stanze, adibite ad Aule, potrebbero essere assegnate e diventare sedi delle varie associazioni culturali e ambientaliste, presenti sul nostro territorio;
Apriamo il sipario: il Teatro
Il definitivo rilancio del Teatro dell’Olivo, affiancato dalla già ricca offerta delle stagioni teatrali proposte negli ultimi anni, sarà necessario per renderlo sempre più fruibile anche da un pubblico più giovane, come gli studenti che frequentano le nostre scuole, sia per accedere agli spettacoli sia per la partecipazione a percorsi formativi in ambito teatrale per bambini e ragazzi organizzati da esperti del settore.
Ma non basta: l’Olivo dovrà diventare un centro di produzione teatrale, a disposizione per le compagnie (locali e nazionali), che vogliono cimentarsi nella produzione di spettacolo e di cultura.
L’Assessorato alla Cultura, perciò, si occuperà di stringere sempre più accordi con soggetti ed enti del mondo della recitazione e della performance teatrale, in modo da diffondere e promuovere il nostro palcoscenico di cultura.
Ma Camaiore si avverrà di un altro, ritrovato e rivalorizzato Teatro storico del nostro Comune: il Teatro Argentina a Capezzano Pianore, che sarà riqualificato come luogo di incontro, laboratorio di idee e centro artistico a tutto tondo a disposizione delle numerose compagnie teatrali presenti sul nostro territorio
Le nostre realtà associative
Incentivare e supportare l’attività delle associazioni del nostro territorio risulta fondamentale per rinsaldare sempre più il nostro tessuto sociale. Un obiettivo che ci sembra importante da raggiungere è quello di individuare luoghi e creare occasioni che permettano alle persone, indipendentemente dall’età, di incontrarsi e vivere momenti ricreativi, convivendo passioni e interessi.
Nello specifico, vogliamo che alcuni luoghi pubblici già esistenti, come ad esempio i giardini pubblici, il Pontile, i musei, le biblioteche, il Teatro o la spiaggia diventino luogo di incontro tra cultura e sociale.
Inoltre, la perenne ricerca di un costante e proficuo rapporto con le Associazioni Culturali presenti nel nostro Comune sarà un passo fondamentale volto alla promozione del lavoro e delle proposte da esse provenienti (in un sistema aggregato e coordinato), ma anche atto a rinsaldare le connessioni e i legami interpersonali, rendendo l’associazionismo un fondamentale strumento di interazione col territorio.
Il coordinamento tra le varie associazioni culturali presenti sul nostro territorio avverrà attraverso il Tavolo Culturale, luogo di divulgazione dei progetti, co-progettazione delle politiche culturali e indagine delle dinamiche socio culturali e delle possibilità di sinergia pubblico-privata.